Con piacere condividiamo l’intervista pubblicata sul magazine dell’Associazione Acqua italiana di Qualità.
Oggi presentiamo i protagonisti delle Case dell’Acqua di Expo: Dkr Drinkatering, azienda produttrice di macchine ed impianti di distribuzione bevande fredde da oltre 30 anni, che ha realizzato più di 500 Case dell’Acqua in Italia ed all’estero, grazie anche a prestigiose collaborazioni con i più importanti acquedotti italiani (Gruppo Cap, MM, Smat, IREN, PubliAcqua e molti altri).
Siamo con Matteo Dalle Fratte, Responsabile Commerciale della Dkr. Chi è Dkr e qual’è la Vostra filosofia?
Abbiamo sempre lavorato alla ricerca della qualità, quella vera, reale, più serve quantità, più serve qualità, con innovazione, competenza, serietà e professionalità. È la nostra scommessa e continuiamo a vincerla ogni giorno. Abbiamo iniziato quando ancora il settore delle Case dell’Acqua era sconosciuto, ci abbiamo creduto ed investito. Ricerca e sviluppo sono state le nostre bandiere; siamo nati come produttori di macchine per l’Ho.Re.Ca, sarebbe stato semplice “adattarle”, invece abbiamo studiato dei prodotti ad hoc per questo nuovo settore. Nel 1996 abbiamo installato la prima Casa dell’Acqua a Cremona, tutt’oggi, dopo 20 anni, ancora perfettamente funzionante. Ora collaboriamo con acquedotti, comuni, aziende private; chiunque abbia interesse a privilegiare la qualità ed a fornire un servizio efficiente ed affidabile.
Quindi, realizzate impianti o macchine?
Noi ci differenziamo proprio in questo, riusciamo a fare entrambi, gestendo direttamente tutta la filiera. Progettiamo, produciamo, installiamo, assistiamo, sia Case dell’Acqua che macchine per l’Ho.Re.Ca, vendiamo impianti completi, macchine o anche solo componenti. Qualcosa può essere migliorato? Il percorso è brevissimo, il manutentore qui parla direttamente con il progettista.
Nel corso degli anni abbiamo creato alcune collaborazioni in diverse Regioni, perché la qualità secondo noi passa anche dalla presenza costante di operatori sul territorio, partner competenti ai quali mettiamo a disposizione il nostro know-how e la nostra esperienza, sempre aperti a nuove sfide.
Parlando di nuove sfide, la competenza e la qualità Made in Italy sono stati finalmente premiati. Per quanto riguarda l’esperienza di Expo, com’è iniziato il tutto?
Tutto è iniziato nel 2013 con una gara che ha privilegiato la qualità, non solo il prezzo, come spesso ultimamente accade. A noi piace dire che siamo una delle “parti limpide di Expo”, abbiamo partecipato seguendo la nostra filosofia, cogliendo l’occasione per mostrare al mondo le eccellenze italiane.
Le aspettative erano altissime ed era necessaria la massima affidabilità, basti tener conto che gli impianti installati sono in grado di dissetare i 21 milioni di visitatori attesi.
Essendo destinate ad un utilizzo differente dalla classica Casa dell’Acqua, per Expo, abbiamo realizzato un progetto innovativo che coniuga efficienza, affidabilità e design. Dal punto di vista architettonico ci siamo ispirati all’idea del Pozzo, che rappresenta la Casa dell’Acqua per definizione, punto di ristoro riconoscibile da tutti perché presente in ogni parte del mondo.
Avete già dei dati sulle Casette di Expo che può condividere?
Abbiamo sviluppato un apposito sistema di telecontrollo che fornisce la situazione aggiornata in tempo reale. Attualmente le Case dell’Acqua erogano più di 1.100 litri di acqua al giorno; tenendo conto che la stagione non è ancora caldissima e la maggior parte di visitatori arriverà verso luglio, ci aspettiamo di quadruplicare. Sarà come tornare agli esordi delle Case dell’Acqua, quando i nostri impianti nell’interland milanese erogavano da 4.000 ai 5.000 litri di acqua al giorno, qui però le Case dell’Acqua sono 32 e tutte vicine tra loro.
Vista la Vostra partecipazione ad Expo, che progetti avete per il futuro?
Expo è una grande opportunità da non sprecare per dare visibilità e nuovi mercati all’Italia eccellente, quella sana e solida. Abbiamo già avuto modo di far conoscere all’Europa le Case dell’Acqua, ci piacerebbe portarle nel mondo.